Ceramica, arredo bagno e architettura – Cersaie 2018

Ceramica, arredo bagno e architettura – Cersaie 2018

Ogni anno a Settembre si presenta inesorabilmente un appuntamento che rispecchia le peculiarità della formazione di noi architetti. Non è un corso di aggiornamento vero e propri ma è come se lo fosse. Stiamo parlando del Cersaie di Bologna. La fiera della Ceramica e dell’arredo bagno più grande del mondo.

“… Sono 145 le aziende presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 19.515 addetti (+2,9%, inversione di tendenza dal 2006), che nel corso del 2017 hanno prodotto 422 milioni di metri quadrati (+1,6%), tali da consentire vendite per 421,9 milioni di metri quadrati (+1,8%). Le vendite in Italia si posizionano a 83,7 milioni di metri quadrati (+1,1%) …”

http://www.confindustriaceramica.it/site/home/eventi/articolo8870.html

“Lascerò questa città non meno, ma più bella di come l’ho trovata era l’antico giuramento del cittadino ateniese ed è l’ambizione alla base del mio lavoro”

Lord Richard Rogers

Come pubblicato da Confindustria Ceramica nell’articolo sopra, in Italia, nonostante la crisi e i numeri inferiori al boom degli anni ’90, il comparto della Ceramica è sicuramente qualcosa di importante. Al punto tale da influenzare la moda, gli stili e l’estetica di qualunque progetto architettonico. Per noi architetti risulta fondamentale un passaggio tra i padiglioni dell’evento. Perché all’interno di essi si scoprono le nuove tendenze, le nuove proposte, le nuove linee guida. E’ come partecipare alla settimana della moda , ma riferita al comparto ceramico. Qui si annusa la tendenza del settore, che tanto distante non è dal mondo dell’architettura, anzi tutt’altro. La ceramica è inesorabilmente estetica. E’ ciò che vedi, che tocchi, che respiri. E’ una parte fondamentale del processo architettonico, perché serve a dare un tono alla composizione architettonica creata. Serve a dare un’impronta a ciò che è realizzato.

La tecnologia negli ultimi anni ha sviluppati strade con miriadi di finiture, il legno, le resine, i materiali facciavista. Ma la ceramica è sempre li, in prima fila a dettare le regole delle finiture estetiche. Essa non muore mai. Eterna sarebbe l’aggettivo giusto. Dalla monocottura e bicottura si è passati prevalentemente al gres porcellanato. Un materiale praticamente eterno e disponibile in qualsiasi finitura estetica. Liscio, ruvido, lappato, lucido oppure opaco. Simil legno, simil ferro, simi pietra, simil corten. 30×30 oppure 200×200.

Se ci si chiede perché il mondo della ceramica non muore mai, la risposta è in queste righe.

Come diceva Lord Richard Rogers nella citazione, “Lascerò questa città non meno, ma più bella di come l’ho trovata…”.. Inevitabilmente la ceramica non può che aiutare in questo processo. Rogers sarà presente quest’anno al Cersaie 2018 a Bologna. La sua lectio magistralis sarà inesorabilmente interessante e tratterà del segno dell’architetto sulla città. Cercare di lasciare la città più bella di come la si è trovata. E per questo fine, non può che giocare un ruolo da protagonista, l’estetica di questi tratti all’interno delle nostre città.

Girare e attraversare i vari stand e padiglioni, apre sicuramente la mente e la creatività di noi progettisti. Perché per ogni materiale visto e toccato, corrisponde una visualizzazione nella nostra mente di un progetto da associare a quel materiale. Quel rivestimento per il bagno, quella ceramica in soggiorno, quel mosaico in piscina. Questa è la qualità inziale della ceramica. Crea idee e pensieri. Quando si guarda una piastrella, non si guarda una semplice piastrella esposta. Ma si guarda già l’ambiente ove quella piastrella sarà posata, si immagina già il bagno con un certo rivestimento, una cucina con un altro o un edificio con una particolare parete in cui posare quell’altra. Non tutti i materiali riescono a creare tali visioni. La ceramica secondo noi si. E i numeri lo dimostrano. Per questo una visita al CERSAIE è ritenuta una tappa obbligata per noi architetti.

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.